domenica 10 novembre 2013

Rolin, Gyomber, Keko: il Catania guarda al futuro

Giovanni Lo Faro
Segna Maxi, di rigore, per un vantaggio a quel punto anche meritato. Poi, sul ritorno dell'Udinese (la squadra più giovane del mondo, come ha commentato, con tono dolce e amaro insieme, Guidolin), tutti a fare squadra per difendere il risultato. I tre punti, alla fine, sono arrivati e, se non modificano più di tanto la classifica (resta penultimo, il Catania), creano i presupposti per la risalita. Quant'è piaciuto, e fino a qual punto ha convinto, il Catania? Qui bisogna riconoscere, intanto, il buon lavoro svolto da De Canio: appena quattro i punti messi insieme dal tecnico di Matera (un pareggio all'esordio con il Sassuolo e, appunto, il successo sull'Udinese dopo le sconfitte di Torino, sponda Juve, e Napoli), ma la crescita della squadra, sotto il profilo della condizione e del gioco, è già visibile, e questo a prescindere dalle contrarietà con le quali il nuovo nocchiero rossazzurro si è dovuto confrontare. A proposito dell'emergenza, non v'è dubbio che De Canio l'abbia gestita al meglio, facendone il presupposto per valorizzare le risorse che residuavano in un organico ridotto all'osso: ecco, così, Rolin (cinque partite di fila, per l'uruguaiano), ecco Gyomber ed ecco, soprattutto, Keko. Giovani, tutti, e motivati: la strada è segnata?

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