Giovanni Lo Faro
A domanda, risponde. “I lavori in corso? Servono, e molto, a
migliorare la condizione fisica secondo le necessità dei singoli ma anche – e
qui Gigi De Canio ribadisce, in sala stampa, un concetto già espresso – ad
approfondire le conoscenze tecnico-tattiche”.
Il Torino è ancora lontano, ma è difficile sin da adesso
ipotizzare un Catania nella pienezza delle risorse. “L’unico recuperato dei
sette infortunati è Peruzzi. Il ragazzo si allena da un paio di giorni, è
attento sul lavoro, e motivato assai. Dire che è pronto per giocare, è però
prematuro: io sono per il recupero totale, non mi piace la fretta né mi piace correre
rischi…”.
Capisci, insomma, che ci vorrà ancora tempo per uscire
dall’emergenza. Che però ha già dato modo di scoprire le qualità di elementi
come Rolin, Gyomber e Keko. “Dico, intanto, che una squadra al completo darebbe
maggiori garanzie e farebbe crescere, e di molto, la competizione al suo
interno. E aggiungo che, per mia abitudine, non trascuro mai nessuno, sono per
la meritocrazia. Ciò non mi impedisce di riconoscere che un pizzico di
attenzione in più nella selezione delle risorse l’emergenza me l’ha imposto.
Ecco così Gyomber e Keko, ma anche Capuano, preferito in avvio ad Alvarez
contro l’Udinese…”.
E pure Tachtsidis, in evidente crescita. “E’ un ’91, ha
vissuto un’esperienza importante a Roma, e in un momento non facile. Deve
trovare modo di migliorarsi, come ogni calciatore, del resto, ma ha entusiasmo
e ampi margini di miglioramento”.
Prima vittoria: oltre la classifica, quale effetto ha
prodotto? “I miei devono imparare a gestire con equilibrio i vari momenti, non
voglio che focalizzino troppo l’attenzione su un risultato, ancorché positivo,
gli obiettivi si centrano alla fine. Il calcio, poi, è un gioco e in un gioco
servono entusiasmo e allegria. Nel gruppo, dopo la vittoria sui friulani, ho
avuto modo di riscontrare …una controllata serenità e allegria (testuale, ndr),
e questo mi fa bene sperare. Come mi fa bene sperare la prestazione, ho avuto la
conferma della bontà del lavoro svolto e di quanto fossero significativi i
segnali colti in precedenza, a Napoli ma anche a Torino, nella sfida con la
Juve”.
De Canio e il Catania, insieme, in un momento delicato. “Fossi
arrivato in avvio di stagione, sarebbe stato diverso. Ma, e senza fare
confronti con altre precedenti esperienze, ho trovato qui un bel gruppo e una
bella squadra. Che mi piace allenare”.
16/11/2013
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