domenica 7 ottobre 2018

L'ACIREALE MANCA IL TRIS: IL ROCCELLA STRAPPA UN PUNTO

Giovanni Lo Faro
Un pizzico di delusione, ma gli applausi, alla fine, sono arrivati ugualmente per un Acireale che si è battuto con il solito vigore, pur peccando un tantino di continuità, a fronte di un Roccella che se n’è stato sempre guardingo, osando quel tanto che è bastato per rimettere in sesto un risultato – il pareggio – che di sicuro lo appaga nella stessa misura in cui lascia insoddisfatto l’undici di casa che già sognava la terza vittoria di fila.
Più Acireale, di sicuro, specie nella fase d’avvio quando i granata hanno trovato forse la loro espressione migliore, suggellandola con un bel gol di Madonia, giunto pochi minuti dopo che Savanarola, su calcio piazzato, aveva timbrato il palo sinistro della porta difesa da Scuffia. Sull’uno a zero, però, la formazione di casa ha dato l’impressione di vivere di rendita, vivacchiando un tantino e smarrendo via via la convinzione che l’aveva animata.
Il Roccella, guidato in panchina dall'ex messinese Giampà, orchestrato sulla fascia di mezzo  da un ottimo Osei e trascinato da un inesauribile Gattabria, guadagnava campo fino a trovare il pareggio con Cordova che, su azione d’angolo, coglieva impreparata la difesa granata e incornava a colpo sicuro da pochi passi,  
Accusava il colpo, l’Acireale, e rischiava di capitolare ancora: mischia convulsa in area e pallone a danzare pericolosamente a due passi dalla linea di porta per poi perdersi sul fondo. Pericolo scampato, il resto lo facevano le sostituzioni di Breve che ridisegnava il centrocampo con Lentini su Aprile, prima, e Tramonte su Russo, poi, e restituiva in qualche modo verve alla linea d’offesa con Bellomonte e Leotta chiamati a rilevare un generosissimo Manfrellotti e un esausto Manfrè.
Tambureggiava l’Acireale, mentre il Roccella serrava le file: l’occasione migliore per i granata, a pochi minuti dalla fine, quando un diagonale di Leotta mandava la sfera a infrangersi sull’incrocio dei  pali della porta calabra. Era l'ultimo sussulto di una partita ormai segnata.

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