domenica 1 ottobre 2017

Orgoglio granata, l'Acireale rimonta la Vibonese: 1-1

Giovanni Lo Faro

Due gol-gioiello nel contesto di una partita tutto sommato gradevole, specie nel secondo tempo, quando le due squadre hanno provato a superarsi dopo una prima frazione di gioco sostanzialmente di studio. Pietro Infantino, all’esordio sulla panchina granata, prova a rivoltare la squadra come un calzino. Non c’è Cocimano (assenza, questa, di non poco conto), ma il nuovo nocchiere granata va oltre la necessità di sostituire il suo giocatore più eclettico e la sua mano tocca un po’ tutti i reparti, dalla difesa (ecco Sciannamè al posto di Danone) al centrocampo dove sceglie di puntare su Lo Nigro e Palermo oltre che su Lombardo, esterno di difesa aggiunto in fase di non possesso, e all’attacco dove Scapellato fa reparto con Testardi e Barraco. Quasi una rivoluzione, insomma, con qualche riflesso non pienamente positivo, per lunghi tratti, specie in avvio di ripresa, l’Acireale soffrirà a centrocampo l’uomo in più di una Vibonese ben orchestrata da Obodo. Primo tempo fatto di nulla, più pericolosa la formazione di Sasà Campilongo, ma l’Acireale tiene campo. Qualcosa cambia, invece, nella ripresa, la squadra ospite prende fiato e, di fatto, fa la partita. L’Acireale si procura due buone opportunità con Aloia e Testardi (palo, ma l’azione era viziata da fuori gioco) prima che i rossoblù ospiti colpiscano: da destra Da Dalt, la girata di Allegretti è da applausi. A questo punto Infantino, che nel finale del primo tempo aveva sostituito Scapellato con Aloia, ridisegna il centrocampo, gettando nella mischia Trippa e Gualdi. Acireale sempre sul 4-3-3, arrabbiato, però e deciso a risalire. Il pari di Aloia (splendida deviazione di testa su assist di Barraco) premia giustamente i granata che, nel finale, con Lordi in campo, sfiorano il gol del successo, ma la palla liftata di Barraco su calcio piazzato sfiora l’incrocio dei pali della porta ospite. 
Esultanza granata dopo il gol di Aloia


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