lunedì 20 febbraio 2017

L'Acireale batte il Giarre e ritrova la vetta

Giovanni Lo Faro

L’Acireale batte il Giarre e ritrova la vetta, in condominio con San Pio e Milazzo. Non è stato -diciamolo subito - un successo facile, i granata, che si lasciavano alle spalle una settimana tormentata (la sconfitta di Milazzo, per il modo in cui era maturata, aveva indotto i gruppi organizzati della tifoseria a prendere le distanze da società e squadra) dalla quale c’era il timore che non riuscissero a venir fuori senza danno. E, a giochi ancora aperti, sarebbe stato francamente un peccato. 
Su questi presupposti, non v’è dubbio che il 3-1 con il quale ha liquidato il Giarre al termine di un derby comunque combattuto (anche quando gli ospiti, sotto di due gol, si sono ritrovati inferiorità numerica) assume un valore inestimabile, nella misura in cui consente alla formazione di Peppe Anastasi di agganciare in vetta le due battistrada (incredibile la classifica del girone B dell’Eccellenza, con cinque squadre in un punto!) e di riproporre, qualora qualcuno ne avesse dubitato dopo le ultime non proprio brillanti prestazioni, la propria candidatura al successo finale. 
Non è stata, credo d’averlo fatto già capire, una vittoria facile, quella sul Giarre, squadra agile, svelta e ben messa in campo, e questo torna a merito dei granata che hanno dovuto fare i conti, oltre che con un avversario tutt’altro che arrendevole e mai domo, anche con una condizione mentale che, specie in avvio (muto il Tupparello, freddo e indispettito, pure), ne ha parecchio condizionato la prestazione. Il gol di Fusciello, arrivato alla mezz’ora, dopo che Strano aveva colpito in pieno la traversa, e il successivo raddoppio di Concialdi hanno prodotto l’effetto di rasserenare la squadra e di riportare un pizzico di entusiasmo sulle tribune. 

In vantaggio di due gol, e con un uomo in più per l’espulsione di Napoli, l’Acireale ha però fallito una serie incredibile di occasioni che gli avrebbero consentito di mettere al sicuro il risultato, rischiando un tantino nel finale quando una leggerezza difensiva ha messo Compagno nella condizione di battere Ferla e di ridurre lo svantaggio. E fino a quando, in chiusura di partita, Strano non s'è inventato quel pallonetto che ha lasciato di stucco il portiere ospite per il 3-1 finale, si è persino temuto che certi fantasmi potessero tornare ad aleggiare sul Tupparello. 
Tre a uno, vetta recuperata e qualche applauso. che non guasta, per i granata nel momento in cui hanno salutato il pubblico: non poca cosa, viste le premesse.





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