giovedì 24 novembre 2016

Lo Monaco "spiega" Francavilla: "Sconfitta atroce, colpa di tutti, Adesso pensiamo a ripartire"

Giovanni Lo Faro

Senza mezzi termini, come al solito. Pietro Lo Monaco a margine (ma neanche tanto) della conferenza di presentazione della partnership con la Lyoness Italia (un'importante Shopping Community internazionale presente in Italia con oltre 10000 imprese), va subito al sodo. "So che siete qui per chiedermi della sconfitta di Francavilla, del modo in cui è maturato un risultato che in pochi si sarebbero aspettato. Dico subito, a scanso di equivoci, che abbiamo le nostre grandi colpe: la sconfitta, che è stata atroce, ce la dobbiamo accollare tutti: la società, i tecnici, i giocatori. Va bene che si scontavano alcune assenze nel reparto difensivo, va bene che il campo, in un sintetico un tantino malmesso, non ci favoriva ma la differenza di valori tra Catania e Francavilla è così netta che un approccio diverso sarebbe bastato ad evitare uno scivolone così brutto".
Pietro Lo Monaco nel corso della conferenza stampa di questo pomeriggio
Mea culpa, nostra culpa. Il j'è accuse di Lo Monaco non risparmia nessuno."La lezione deve servire a tutti, questa battuta d'arresto così atroce, questa sconfitta maturata al 92' su un velenosissimo contropiede avversario e con tutta la nostra squadra spostata in avanti, deve farci riflettere: la categoria è, lasciatemelo dire, ...bastarda, ricca di insidie e queste insidie bisogna essere in grado di fronteggiarle". 
Assicura comunque Lo Monaco che la sconfitta non sposta di una virgola i programmi del Catania che è  pronto a rialzarsi. "Dobbiamo crescere ancora, ma l'organico è di buon livello e se qualcosa ancora manca in qualche reparto siamo pronti a provvedere. Ma questo non vuol dire che i giocatori che in questo momento vestono la nostra maglia  non debbano provare a dare il massimo".
Mercato. Qualcuno azzarda l'ipotesi-Lodi, ma Lo Monaco taglia corto. "Il fatto che molti giocatori che hanno indossato la maglia del Catania negli anni d'oro della Serie A manifestino il desiderio di tornare in rossazzurro non può che inorgoglirci. Allo stesso modo ritengo improbabile che calciatori che hanno un passato importante e, nel caso di Lodi,  hanno ancora la possibilità di giocare in B se non in A possano spendersi per una squadra di Lega pro alla quale servono giocatori che siano disposti a rimboccarsi le maniche ed a menare come fabbri...

".

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