Un approccio sbagliato - o cos'altro? - fa in modo, insomma, che da Melfi non giunga la tanto auspicata svolta, ma la conferma, bensì, che ne dovrà frorse passare ancora di tempo perché questa squadra rossazzurra, messa su con lavoro certosino da Pietro Lo Monaco e dallo stesso appena irrobustita con un innesto di qualità (Mazzarani) riesca a realizzare le condizioni per esprimere il buon potenziale che ha in dote.
Sprecato un tempo, il primo, nel quale a giocare a calcio era stato soltanto l'undici lucano, il Catania è riuscito nell'impresa di trovarsi sotto, dopo l'intervallo, quando Defendi ha finalizzato al meglio un'azione scaturita da una colossale ingenuità di Biagianti a centrocampo. Poi, a frittata servita, il risveglio, lento, lentissimo e, a nove minuti dalla fine, il gol del pari, propiziato dal contributo decisivo di Mazzarani e firmato da Barisic, mandato da Rigoli a rilevare un impalpabile (lui come molti altri) Calil.
Sconfitta evitata d'un soffio, ma il pari rischia di incidere non poco sulle prospettive di crescita della squadra proprio nell'imminenza della sfida di domenica prossima con il Lecce.
Sprecato un tempo, il primo, nel quale a giocare a calcio era stato soltanto l'undici lucano, il Catania è riuscito nell'impresa di trovarsi sotto, dopo l'intervallo, quando Defendi ha finalizzato al meglio un'azione scaturita da una colossale ingenuità di Biagianti a centrocampo. Poi, a frittata servita, il risveglio, lento, lentissimo e, a nove minuti dalla fine, il gol del pari, propiziato dal contributo decisivo di Mazzarani e firmato da Barisic, mandato da Rigoli a rilevare un impalpabile (lui come molti altri) Calil.
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