Giovanni Lo Faro
Rivoltato come un calzino, il Catania. Rigoli lavora di scalpello, stavolta. Le scelte sono radicali, situazioni contingenti (l'indisponibilità di Fornito, Calil e Djordjevic) ma anche l'esigenza, inderogabile, di tentare la svolta. Centrocampo ridisegnato (Di Cecco e Bucolo con Biagianti), Barisic e Di Grazia con Paolucci in avanti, due esterni di fascia bassa discretamente propositivi (Parisi e Nava) tra Bergamelli e Gil.
Il dato che emerge subito - ed è quello che conforta di più- è di un Catania più compatto, più corto, se volete: spazi ben presidiati, nessuna concessione all'accademia, la qualità che si coniuga con la sostanza (bravo Bucolo).
Non dispiace, insomma, il Catania quasi tutto italiano proposto nella sfida di ieri (Gil e Barisic, poi nove italiani, da quanto tempo non succedeva?), che parla italiano, nel quale tutti sembrano capire tutti e che in partita ci entra subito, e con l'atteggiamento giusto, per di più.
Non dispiace, insomma, il Catania quasi tutto italiano proposto nella sfida di ieri (Gil e Barisic, poi nove italiani, da quanto tempo non succedeva?), che parla italiano, nel quale tutti sembrano capire tutti e che in partita ci entra subito, e con l'atteggiamento giusto, per di più.
Eppure sul terreno dello Jacovone, contro un Taranto niente più che modesto, finirà zero a zero, ennesimo pareggio per la formazione rossazzurra. Perché? Perché Di Grazia non è stato fortunato nelle due occasioni che è stato bravo a procurarsi, perché Russotto, subentrato nel finale, ha mancato la più ghiotta delle opportunità e perché - l'ultimo, al momento dei tanti perché - Paolucci non è ancora Paolucci e comunque non è il Paolucci che abbiamo conosciuto negli anni della serie A
. Rigoli? Il tecnico ha fatto quello che poteva, non concordo con quanti gli contestano la mancata sostituzione dello stesso Paolucci e, di contro, la sostituzione di Barisic, tra i più positivi, con Anastasi nell'ultimo scampolo di gara. Pollice verso? Non è il caso, non è il momento. Prendiamo atto che, sia pure faticando più del previsto, il Catania è riuscito finalmente a mettersi in piedi, il domani, se il gruppo resterà coeso, non potrà che essere migliore.
Magari a partire dal derby con il Messina....
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