lunedì 11 dicembre 2017

Catania, soltanto un punto (e i primi fischi della stagione) con il Matera: il Lecce mantiene le distanze.

Giovanni Lo Faro


Più Matera che Catania. Anzi, soprattutto Matera, Sulla passerella, ieri sera, al Massimino, è salita la formazione lucana, protagonista pressoché indiscussa dei novanta minuti, grazie alle scelte, tecniche e tattiche, del suo tecnico, il siracusano Auteri. Lasciati inizialmente in panchina Corado e Duganozic, Auteri ha scommesso su Strambelli e Sartore, due piccoletti dal passo svelto e dall’eccezionale duttilità tattica, specie il primo, una sorta di uomo-qualunque, efficace nel sostegno all’azione di offesa (un paio di conclusioni dalla distanza avrebbero meritato sorte migliore) ma capace anche di garantire adeguati contributi ad un centrocampo agile e manovriero. 
Non c’è stato chi, sulle tribune, non abbia apprezzato il fraseggio dei giocatori ospiti, capaci di tenere palla per lunghi tratti e di proporsi in offesa con apprezzabile continuità: angoli e occasioni a loro favore (due conclusioni dalla distanza di Giovinco e Strambelli, soprattutto), nella prima frazione di gioco, con il Catania incapace di andare oltre una rapida incursione di Russotto e una combinata Di Grazia-Curiale con l’ex Trapani in gol ma in posizione di offside. 
Il gol di Sartore, così, in avvio di ripresa (Pisseri, nulla da farti perdonare?), è parso l’esito naturale di  una chiara superiorità di manovra di De Falco e compagni. In svantaggio, il Catania, che prima del riposo aveva perso Russotto per infortunio (in campo, un buon Fornito), si è scosso, ma dalla girandola di sostituzioni operate da Lucarelli (Esposito su Semenzato, Mazzarani su Ripa) non è che abbia ricavato granché, il Matera è rimasto in partita, e ha rischiato anzi di raddoppiare (punizione di Giovinco, palla sul palo destro della porta di Pisseri).
 Poi, improvviso, il pari di Curiale, lesto a uncinare una palla vagante poco dentro l’area e di battere Tonti. Sull’uno a uno, il Catania ha provato a caricare, ma, nonostante l’impegno profuso, non gli è riuscito di andare oltre una bella punizione di Lodi, con Lotti a salvarsi con l’aiuto del palo. Null’altro, se non l’infortunio di Lodi (salterà Rende?) e i fischi finali. I primi dell’anno, al Massimino.

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