domenica 19 novembre 2017

La Nocerina, sotto di due gol, rimonta un Acireale bello ma ingenuo

Giovanni Lo Faro


Cocimano apre, Aloia in avvio di ripresa prova a metterci il sigillo. Ma la vittoria che avrebbe restituito all’Acireale il secondo posto non arriva lo stesso: la Nocerina, che Massimo Morgia, ex tecnico del Palermo, rivolta come un calzino tra i due tempi, trae profitto da una grossolana incertezza di un (per il resto) ottimo Barbieri e dell’ormai cronica allergia della retroguardia granata ai calci piazzati per firmare una rimonta che, con tutto il rispetto per la buona qualità che esprime l’undici rossonero, per come è andata la partita ha sicuramente del clamoroso. Due a due al Tupparello, in una gara d’altri tempi, sanguigna e vigorosa come si addice ad una categoria tra le più genuino del nostro calcio malato, Nocerina e Acireale si spartiscono la posta in palio, ma l’undici di casa lascia il campo con la sensazione di avere soltanto sfiorato un’impresa che l’avrebbe spinto a ridosso dell’irresistibile Troina di Peppe Pagana nobilitando una stagione che, comunque vadano le cose (noi, è chiaro, ci auguriamo vadano per il meglio e che mercoledì la tanto attesa fumata bianca si levi dai cumignoli di via Pasiano), sta dimostrando di quale enormi potenzialità, in termini di partecipazione e di entusiasmo, soprattutto, disponga una città fin troppo mortificata, calcisticamente parlando, nell’ultimo decennio. Perentorio l’avvio della squadra di Infantino, con la Nocerina subito alle corse: sciorina un gran calcio,l’Acireale, e trova subito il premio del gol con capitan Cocimano (un’altra grande prova, la sua) il cui piatto, sul suggerimento di un irresistibile Pannitteri, non dà scampo a Gomis. Uno a zero, con la Nocerina, frastornata e incredula, incapace di trovare una reazione adeguata alla bontà del suo organico e alla portata delle sue ambizioni. Tutto Acireale, il primo tempo, con un paio di occasioni sprecare, e  qualche brivido nel finale quando i rossoneri con una conclusione di Liccardi sfiorano il sette della porta di Barbieri.
 Nella ripresa, i cambi di Morgia cambiano il volta della formazione campana, ora più disinvolta e incisiva, ma a trovare il gol è ancora l’Acireale: sulla punizione di Barraco, Aloia trova la deviazione vincente. Due a zero, ma la partita non è chiusa. Barbieri s’impapera fino a lasciarsi sfuggire dalle mani sul limite dell’area un pallone facile facile, né i compagni di reparto sono lesti a venirgli in soccorso: un pasticcio colossale che dà via libera a Russo il cui rasoterra si insacca nella porta sguarnita. L’Acireale accusa il colpo, prova a reagire ma non riesce ad evitare che la Nocerina passi ancora: svetta Manzo su angolo dalla sinistra e il pallone, tutt’altro che irresistibile, si insacca sulla destra di Barbieri. Due a due, la Nocerina insiste ma i cambi di Infantino restituiscono equilibrio all’undici granata che, in pieno recupero, sfiora il gol del tre a due:  la conclusione di Lombardo, però, da posizione favorevole, viene rimpallata dalla difesa ospite. 
Al fischio di chiusura, per i granata, applausi e rimpianti.

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