martedì 5 settembre 2017

Lo Monaco: "Non sarà una passeggiata, ma il Catania può farcela"

Giovanni Lo Faro

Pietro Lo Monaco a tutto campo. In conferenza stampa, l’ad del Catania contestualizza il momento della squadra rossazzurra non senza prima spiegare la linea scelta dalla società nell’imminenza della sfida di sabato prossimo con il Lecce.
“Come al solito non è assolutamente un silenzio stampa, il nostro, ma considerando che ci attende un appuntamento delicato, abbiamo preferito che allenatore e  giocatori pensino solo a preparare la gara con i salentini”.
Punto e basta sull’impegno di sabato, e spazio agli altri temi, il mercato in primis.
“Leggo poco di questi tempi, ma quel poco che leggo mi fa incavolare. Così ho pensato di puntualizzare alcune cose. Noi non dovevamo fare nemmeno un’operazione sul mercato, dovevamo soltanto cedere alcuni uomini perché i loro ingaggi non gravassero sul bilancio della società. Questa degli over è una normativa che mette in difficoltà le società il cui patrimonio rischia di depauperarsi”
“Noi – aggiunge - abbiamo fatto alcune scelte, facendo partire Anastasi e Pozzebon  e prelevando Ze Turbo per completare l’organico in attacco; avevamo un vuoto in difesa e abbiamo preso Blondett. Non ci aspettavamo la grana improvvisa di Da Silva che, due giorni prima della partita con l’Akragas, ci ha detto che non poteva continuare a giocare qui con uno stipendio basso e che voleva tornarsene in Brasile: lo abbiamo sostituito con Fornito, un giocatore che gode della nostra fiducia. Calil? Il suo obiettivo era sicuramente quello di restare qui se è vero come è vero che ha rinunciato a tutte le proposte che gli abbiamo fatto, sarebbe potuto andare, alla fine, alla Sicula Leonzio, ci saremmo accollati una parte del contratto da stipulare con il club bianconero ma non c’è stato verso di convincerlo”.
La rabbia per la sconfitta di Caserta, infine:”Siamo amareggiati per questo inizio, lo sognavamo sicuramente diverso, ma non possiamo vivere la sconfitta come una ipotesi di fallimento, questo sarebbe un atteggiamento pericoloso. Capisco che la piazza è stanca di aspettare, ma noi stiamo facendo del nostro meglio. Abbiamo, a detta di tutti, una squadra forte, non faremo una passeggiata, ma se creiamo un ambiente compatto possiamo giocarcela. Andremo in B? Questo non posso dirlo, non sono mago Zurlì”.




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