Giovanni Lo Faro
Aveva proprio ragione Ramzi Aya. Il profilo dell’Andria, nei novanta minuti giocati ieri sera al Massimino, risulta perfettamente sovrapponibile a quello tratteggiato in settimana, e senza troppe parole, dal terzino rossazzurro, ex di turno con Barisic. Anima, cuore, spirito di gruppo, e buona qualità, anche, la formazione pugliese, a parte qualche sbandamento nella fase d’avvio nella quale soffre non poco le incursioni del Catania lungo la fascia difensiva di sinistra (fino a quando, almeno, Loseto non si decide a correggere la posizione di Tiritiello), si conferma avversario piuttosto ostico per la formazione rossazzurra alla cui manovra d’offesa comunque incessante non concedere di ricavare se non una botta di Curiale, invitato a nozze da un irresistibile Russotto, e un’incornata di Bogdan, fuori misura. Non solo. Prova anche a pungere, l’undici ospite, e nell’occasione del sinistro al volo di Minicucci, proprio in risposta a Curiale, non manca di preoccupare Pisseri.
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Vanigli, vice di Lucarelli, in sala stampa nel dopopartita |
Lucarelli, nella ripresa, lascia scorrere venti minuti per rivedere la sua squadra: Di Grazia per Aya, Ripa per Curiale e Mazzarani per Biagianti. Il Catania gioca adesso con un 4-3-3 speculare a quello adottato dall’avversario e prova a rendere più avvolgente e ficcante la propria azione. Guadagna campo la formazione di casa, e dà vita ad un forcing tambureggiante. Vigore, slancio e determinazione, ma anche qualche distrazione e, comunque, al contropiede dei pugliesi che, in un’occasione, è davvero pungente: Esposito-Scaringella, botta, ribattuta, palo pieno.
Poi, con la squadra quasi al limite delle risorse (Lucarelli aveva già messo in preallarme Correia e spedito in campo l’Esposito rossazzurro per dare più ampiezza alla manovra), l’ episodio del rigore (un fallo in mischia su Ripa, in pieno assedio rossazzurro): Maurantonio nulla può davanti alla rasoiata di Ciccio Lodi che manda in estasi la tifoseria rossazzurra: 1-0, terza vittoria di fila, il primato resta ancora a tre lunghezze ma cresce, e di molto, la convinzione che questa possa essere l’annata giusta perché il Catania si tiri fuori da una categoria che non gli si addice...
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