L'undici rossazzurro schierato ieri al Massimino |
Leonzio protagonista per buona parte dei novanta minuti nei quali la formazione di Pino Rigoli non solo si permette di tenere a bada un Catania di rado convincente (quanti errori, specie individuali, da parte dei rossazzurri e quanta rabbia in Pietro Lo Monaco, le cui urla, dal box sovrastante la tribuna stampa, ben si udivano nel silenzio perplesso del Massimino!) ma lo colpisce prima con un rapido contropiede finalizzato da un irresistibile Arcidiacono (che bella, in avvio, la catena di sinistra dei leontini, con D'Amico, Squillace e lo stesso Arcidiacono a fraseggiare rapidi e svelti lungo l'out senza che il Catania riuscisse a fare argine)e poi, a metà ripresa, e dopo che Lucarelli aveva lanciato nella sfida Di Grazia e Curiale, con una sventola dalla distanza di un ottimo Bollino (Pisseri un po' sorpreso nell'occasione), che già sul finire della prima frazione di gioco si era distinto per una bella incursione dalle parti dell'estremo difensore rossazzurro.
Lucarelli perplesso |
Partita chiusa? Il Catania ci mette cuore e determinazione ma riesce pure a trarre profitto dalle scelte del suo allenatore e da quella prima linea a quattro (a centrocampo orchestrano Lodi e un buon Silva) che obbliga di fatto l'avversario ad allargare le maglie difensive e a concedere qualche varco.
Fortuna? C'è voluta anche questa, e ben lo ha ben riconosciuto Lucarelli nel dopo-partita, con riferimento, probabilmente, alla gran mischia dalla quale è scaturito il gol di Curiale (gran fiuto del gol, l'ex Frosinone e Trapani può fare la differenza nella categoria) che ha ridotto lo svantaggio e frenato, di fatto, lo slancio dell'undici di Rigoli.
Curiale e Di Grazia, scelte vincenti |
Festa rossazzurra a fine partita |
Il resto, con una Leonzio comunque mai doma e in partita fino all'ultimo (un gol annullato ad Arcidiacono per fuorigioco ha fatto arrabbiare Rigoli), l'hanno fatto l'innegabile maggiore qualità del Catania e, appunto, le prodezze di Pozzebon (palla comunque deviata da Camilleri) e di Russotto che gli hanno regalato i primi tre punti della stagione (è soltanto Coppa, ma vincere fa sempre bene) e i primi applausi,del suo pubblico.
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