mercoledì 30 agosto 2017
CATANIA,GOL, APPLAUSI E BUONI AUSPICI
Giovanni Lo Faro
Gol, vittoria, applausi. Akragas-Catania dura poco più di mezzora, il tempo che ci vuole perché una zampata di Ripa spezzi l'inerzia della partita e Mileto provi a fare ...Vono (il suo portiere già battuto) su una conclusione dell'ex Juve Stabia evitando un gol fatto ma beccandosi il rosso e lasciando i suoi in dieci. Mazzarani, dal dischetto, conferma di non aver dimenticato Agrigento e l'errore che condannò Rigoli all'esonero la stagione scorsa e dà modo all'estremo difensore ospite di esaltarsi. Rabbia, e tanta, nell'ex Modena (sfumerà solo nel finale quando pure lui riuscirà a partecipare alla festa, segnando il gol a lungo inseguito), ma di fatto la partita di Coppa tra gli uomini di Di Napoli e quelli di Lucarelli finisce qui. In dieci, la squadra del Gigante, già di suo rimaneggiata, esce dalla partita: Ripa raddoppia con un'incornata delle sue (bravo Marchese dalla sinistra a mettere un pallone d'oro sulla testa dell'attaccante napoletano) e anticipa la goleada del secondo tempo quando di gol ne arriveranno altri quattro (Correia, Rossetti, Tedeschi e Mazzarani) per un 6-0 d'altri tempi (la caccia ai precedenti è subito cominciata, personalmente ricordo un Catania-Acireale 6-0, nella stagione 74-75 che, con Rubino in panchina, riportò i rossazzurri in B!). Cosa aggiungere? Al di là del punteggio e della prestazione, che è comunque di buon auspicio in vista del doppio difficile impegno di campionato con Casertana e Lecce, non mancano le note liete, le prestazioni di Marchese e Biagianti (alla distanza), di Esposito e Manneh, esterni già visti alla prova contro il Fondi che rappresentano buone soluzioni per Lucarelli, di Martinez (bravissimo sui rari tentativi d'offesa dell'Akragas e, particolarmente, sull'incursione del velocissimo Franchi in avvio ripresa) e Correia (detto Ze Turbo), ex Primavera dell'Inter, un gol, un palo e tanti applausi in appena venti minuti di partita.
Ultima notazione per il pubblico, poco numeroso ma caloroso assai, e per quel coro ch'è piovuto dalla Nord: "Forza Catania, portaci via da questa .....categoria". Buoni auspici, di sicuro.
domenica 27 agosto 2017
Il Catania non dispiace, ma con il Fondi è soltanto pari
Giovanni Lo Faro
Spumeggiante, dicevo, il Catania in avvio, ispirato da un ottimo Silva (di sicuro il migliore in campo) e da un irresistibile Russotto capaci, l'uno e l'altro, di sostenere l'azione d'offesa, dandole la giusta ampiezza pur senza adeguata concretezza. E non male pure Lodi, tutt'altro, grinta, determinazione e estro, Ciccio ha dimostrato di essersi calato nella mentalità della categoria e di avere i numeri (tecnici, e si sapeva, ma anche fisici) per diventare il punto di riferimento della formazione di Lucarelli. Occasioni che fioccano, in avvio, con Russotto, appunto, ma anche con Di Grazia, preferito da Lucarelli a Mazzarani e in grado di valorizzare il 3-5-2 del tecnico toscano.
Cos'è mancato al Catania in questa fase? Diciamo che, se non è stato preciso sotto rete, l'undici di casa non è stato nemmeno fortunato, la palla pizzicata di testa da Curiale, la botta dalla distanza di Silva e le iniziative di Russotto, palo compreso, avrebbero di sicuro meritato sorte migliore. E il Fondi? Una ventina di minuti a leggere, e a soffrire, l'avversario, poi i primi segni di vitalità in fase di offesa con la testata di Vastola (con palla che attraversa tutto lo specchio della porta di Pisseri) e l'incursione irresistibile di Ricciardi con rasoiata di Serra. Il tutto prima che il Catania trovasse modo di passare, raccogliendo il giusto premio: angolo di Di Grazia, zampata di Curiale e vantaggio.
Uno a uno, un pizzico di delusione, ma era soltanto la prima di campionato: il cammino è ancora lungo, la sensazione è che il Catania, nel momento in cui porterà tutti i suoi uomini (l'esterno Semenzato, tra questi) al meglio della condizione, potrà recitare il ruolo di protagonista che i pronostici della vigilia gli assegnano.
lunedì 14 agosto 2017
Curiale, Pozzebon, Russotto: il Catania ribalta la Leonzio
Giovanni Lo Faro
L'undici rossazzurro schierato ieri al Massimino |
Leonzio protagonista per buona parte dei novanta minuti nei quali la formazione di Pino Rigoli non solo si permette di tenere a bada un Catania di rado convincente (quanti errori, specie individuali, da parte dei rossazzurri e quanta rabbia in Pietro Lo Monaco, le cui urla, dal box sovrastante la tribuna stampa, ben si udivano nel silenzio perplesso del Massimino!) ma lo colpisce prima con un rapido contropiede finalizzato da un irresistibile Arcidiacono (che bella, in avvio, la catena di sinistra dei leontini, con D'Amico, Squillace e lo stesso Arcidiacono a fraseggiare rapidi e svelti lungo l'out senza che il Catania riuscisse a fare argine)e poi, a metà ripresa, e dopo che Lucarelli aveva lanciato nella sfida Di Grazia e Curiale, con una sventola dalla distanza di un ottimo Bollino (Pisseri un po' sorpreso nell'occasione), che già sul finire della prima frazione di gioco si era distinto per una bella incursione dalle parti dell'estremo difensore rossazzurro.
Lucarelli perplesso |
Partita chiusa? Il Catania ci mette cuore e determinazione ma riesce pure a trarre profitto dalle scelte del suo allenatore e da quella prima linea a quattro (a centrocampo orchestrano Lodi e un buon Silva) che obbliga di fatto l'avversario ad allargare le maglie difensive e a concedere qualche varco.
Fortuna? C'è voluta anche questa, e ben lo ha ben riconosciuto Lucarelli nel dopo-partita, con riferimento, probabilmente, alla gran mischia dalla quale è scaturito il gol di Curiale (gran fiuto del gol, l'ex Frosinone e Trapani può fare la differenza nella categoria) che ha ridotto lo svantaggio e frenato, di fatto, lo slancio dell'undici di Rigoli.
Curiale e Di Grazia, scelte vincenti |
Festa rossazzurra a fine partita |
Il resto, con una Leonzio comunque mai doma e in partita fino all'ultimo (un gol annullato ad Arcidiacono per fuorigioco ha fatto arrabbiare Rigoli), l'hanno fatto l'innegabile maggiore qualità del Catania e, appunto, le prodezze di Pozzebon (palla comunque deviata da Camilleri) e di Russotto che gli hanno regalato i primi tre punti della stagione (è soltanto Coppa, ma vincere fa sempre bene) e i primi applausi,del suo pubblico.
venerdì 11 agosto 2017
Ripa dalla Juve Stabia al Catania
glf) Proprio nell'imminenza dell'esordio in Coppa Italia in calendario domenica prossima al Massimino, il Catania centra un altro gran colpo sul mercato: dopo Curiale, ecco Ripa. La notizia dell'ingaggio del bomber della Juve Stabia (15 gol nell'ultima stagione di Lega Pro) è stata appena ufficializzata su calciocatania.it, il sito del club rossazzurro. Di seguito il comunicato stampa:"Francesco Ripa al Catania: per l'attaccante campano, contratto biennale. Il Calcio Catania comunica di aver acquisito a titolo definitivo il diritto alle prestazioni sportive del calciatore Francesco Ripa, nato a Battipaglia il 5 novembre 1985. L'attaccante, che nella stagione 2016/17 ha firmato 15 gol in 27 partite con la maglia della Juve Stabia in Lega Pro, ha sottoscritto un contratto biennale, legandosi al nostro club fino al 30 giugno 2019.Con i gialloblù stabiesi, nelle tre annate più recenti vissute in terza serie, Ripa ha sommato 59 presenze impreziosite da 26 reti, mantenendo una media realizzativa molto vicina all'espressione di un gol ogni due gare. Fin qui, complessivamente, l'atleta campano è andato ben otto volte in"doppia cifra"; per due stagioni in D, in avvio di carriera, e poi in sei occasioni in C: con la Battipagliese nel 2004 (10 centri), con il Sorrento nel 2006 e nel 2007 (16 e 23 gol, trascinando i rossoneri alla conquista di due promozioni consecutive e vincendo la Coppa Italia Lega Pro), con la Pro Patria nel 2010 e nel 2011 (12 e 16 marcature, in quest'ultimo caso nell'arco di appena 14 esibizioni), con l'Arzanese nel 2014 (18 reti) e con la Juve Stabia nel 2015 e nel 2017 (10 e 15 realizzazioni). Con la Nocerina, nel 2011, è stato promosso in B ed ha vinto la Supercoppa di Lega di Prima Divisione. Con L'Aquila, nel 2013, ha conquistato la promozione in Prima Divisione. Ha giocato anche nel Potenza e nel Como.Francesco Ripa, giunto in tarda mattinata a Torre del Grifo, svolgerà nel pomeriggio il primo allenamento agli ordini di mister Lucarelli" .
mercoledì 2 agosto 2017
"Sognando la Serie B". Il Catania presenta Caccetta e Tedeschi
Giovanni Lo Faro
Sorrisi e nervi distesi, soprattutto, in Pietro Lo Monaco, che ha prima presentato la rinnovata partnership con la Nissan Italia (presenti il dott. Argento, responsabile dell'area Sicilia del non marchio giapponese, e il dott. Di Martino, General manager della filiale di Catania), e poi due degli elementi, provenienti entrambi dal Cosenza, Luca Tedeschi, 55 presenze in B, e Cristian Caccetta, protagonista, alcune stagioni addietro, della promozione del Trapani in Serie B, giunti a rafforzare l'organico del nuovo Catania che attende adesso l'ultimo tassello per entrare da protagonista nell'agone del nuovo torneo di Lega Pro.
"Si tratta di due giocatori - ha dichiarato l'addì etneo - che rientrano perfettamente nel progetto-Catania e che garantiscono contribuiti di qualità oltre che di esperienza non indifferenti al reparto difensivo (l'ex bolognese Tedeschi rimpiazza, con Aya, Bergamelli e Drausio che costituivano l'asse difensivo nella scorsa stagione, ndr) e ad un centrocampo nel quale la formazione di Lucarelli può già contare su elementi del valore di Biagianti e Lodi, già protagonisti in Serie A, per non dire di Bucolo e Mazzarani".
Comprensibile la soddisfazione dei due giocatori, puntuali nel riconoscere che la scelta di indossare la maglia rossazzurra è stata frutto di entusiastica adesione ad un progetto importante in una piazza tra le più nobili del calcio nazionale. "Siamo convinti ed entusiasti, la Lega Pro è una categoria che non si addice assolutamente al Catania, il nostro impegno è garantito, siamo consapevoli delle attese dei tifosi rossazzurri, faremo di tutto per non deluderli". (nelle foto, nell'ordine, l'ad Pietro Lo Monaco, il dirigente etneo tra i due neo acquisti, Tedeschi e Caccetta)
Sorrisi e nervi distesi, segno, ove ce ne fosse stato bisogno, del nuovo clima che aleggia a Torre del Grifo in quella che - non c'è chi non lo auspichi - potrebbe essere la stagione del rilancio del Catania dopo anni di tribolazioni.
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