sabato 27 agosto 2016

Il Catania regala gol ed emozioni al pubblico del Masssimino

Giovanni Lo Faro

Il tributo della Curva Nord ai terremotati del centro Italia
C'è indiscutibilmente qualcosa di nuovo in questo Catania che si fa subito volere bene dalla sua gente, al di là dello stesso risultato che recupera alla distanza e, alla fine, conquista con pieno merito sulla Juve Stabia, avversario rimaneggiato, nell'occasione, ma tutt'altro che agevole e arrendevole. Come s'era peraltro visto nel primo tempo, con le "vespe" disposte a pungere l'undici di Pino Rigoli per poco che tardasse a trovare gli equilibri giusti: il gol di Lisi, giunto inatteso e dopo che qualche buona opportunità era passata per i piedi degli avanti di casa, faceva da catalizzatore alla voglia di far bene di un Catania ancora martoriato in classifica (-6 che presto sarà -7, handicap non da poco, e per la seconda stagione di fila) e all'ansia di riscatto e di risalita che lega tutte le sue componenti. 
Voglio dire che la sua rimonta, in questa gara d'avvio della nuova stagione, il Catania ha provato  a costruirla soprattutto con la testa prima ancora che con il cuore e c'è riuscito. Niente foga (a parte qualche gesto un tantino improvvido, a risultato recuperato, e che sarebbe potuto costar caro: bravo Rigoli a leggere la partita anche sotto questo aspetto, ovvero nella gestione attenta delle sostituzioni) ma convinzione, lucidità e concentrazione che, via via, hanno preso a specchiarsi nella tenuta delle posizioni (così come contro l'Akragas, ho visto crescere parecchio, alla distanza, sia Scoppa sia Silva) e nella ricerca delle giuste geometrie di gioco. 
L'esultanza di Paolucci dopo il gol del 2-1
Non casuale il pari di Calil su imbeccata felice di Scoppa né tanto meno il vantaggio di Paolucci, bravo a finalizzare dopo che Russotto e lo stesso Calil avevano preso letteralmente a pallonate l'estremo difensore ospite.
Il 3-1 di Di Cecco, ancorché bello nell'esecuzione e tale, per il il modo e il tempo in cui è arrivato, da fare esplodere lo stadio come ai bei tempi, suggellava un pomeriggio come pochi se n'erano vissuti, negli ultimi due anni: il primo di una lunga serie? A questa squadra rossazzurra, che la gente del Massimino ha dimostrato di volere amare, il compito di non deludere le attese.

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