lunedì 22 agosto 2016

Catania, buone sensazioni all'esordio al Massimino

Giovanni Lo Faro

Il Catania trova la vittoria che cercava (il successo, peraltro, su un ottimo Akragas rappresenta un buon viatico in vista dell'esordio di sabato prossimo in campionato) e, quello che più conta, la conferma del buon lavoro svolto nella complicatissima fase d'avvio di questa stagione nella quale gli è toccato di confrontarsi con problemi di non trascurabile portata, di natura gestionale (primo obiettivo, continua a ribadire Lo Monaco, il risanamento) oltre che tecnica (obiettivi ugualmente ambiziosi ma squadra rigorosamente allineata al budget, operazione, questa, piuttosto complicata, capirete).
La curva nord del Massimino
Schierata in un assetto inedito sulla fascia di mezzo (a risposo Biagianti, è toccato a Scoppa agire da play basso tra Da Silva e Fornito con Calil nell'inedita posizione di trequartista), la formazione di Rigoli ha faticato un tantino a trovare i giusti equilibri, subendo in avvio la migliore organizzazione dell'avversario e rischiando non poco (bravo Pisseri),
Pietro Lo Monaco a bordo campo
E però non sono mancate le opportunità per sbloccare il punteggio (Paolucci, ispirato da un vivacissimo Russotto, un paio di volte) prima che,in avvio di ripresa, Calil s'inventasse un pallonetto a giro che ha fatto esplodere il Massimino.
Pisseri e capitan Paolucci prima del via
Trovato il gol, il Catania, che aveva subito recuperato il rapporto con la sua gente, è riuscito, grazie pure al buon apporto di Da Silva e del giovane Di Grazia (subentrato a Russotto) e alla discreta tenuta della linea difensiva (da rivedere, comunque) a dare un saggio delle sue potenzialità e a chiudere in scioltezza (raddoppio di Paolucci, su rigore) su un Akragas magari bello a vedersi ma poco concreto.

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