Ci voleva il Catania per mettere la Ternana nelle condizioni di vincere la sua prima gara interna della stagione. Agli umbri è bastato un gol dell'uruguaiano Avenatti in avvio di ripresa per assicurarsi i tre punti, dando così valore e visibilità in classifica alle bella serie utile di cui, negli ultimi tempi, sono stati protagonisti.
Per i rossazzurri (oggi in un giallo-canarino che a fatica si sposava con i colori sociali) un'altra battuta d'arresto in campo esterno, con buona pace delle prospettive di risalita che il filotto di risultati positivi ottenuti al Massimino in qualche modo sembrava incoraggiare.
Tutto da rifare? Di sicuro, da qui alla fine del girone di andata, il cammino sarà tutt'altro che agevole per la formazione di Sannino che sarà chiamata ad affrontare Bologna (sabato prossimo), Brescia e Carpi al Massimino e Livorno e Cittadella in campo esterno.
Riguardo alle prestazioni dei singoli, bene Frison in difesa, apprezzabili per continuità di impegno e qualità di proposte Almiron, Calello e Rinaudo sulla fascia di mezzo, sotto i loro standard abituali, invece, Rosina e Calaiò. Leto? Non male (sua, nel primo tempo, l'occasione migliore), fino a quell'inutile quanto plateale protesta che ha cambiato il corso della partita e, quello che è peggio, rischia di vanificare quanto di buono era riuscito a fare negli ultimi tempi: un prezzo salatissimo che il "mago", in questa fase delicata della sua carriera, non può davvero permettersi di pagare.
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Sebastian Leto, espulsione fatale |