sabato 29 novembre 2014

Il Catania cade anche a Terni: tutto da rifare?

Giovanni Lo Faro


 Ci voleva il Catania per mettere la Ternana nelle condizioni di vincere la sua prima gara interna della stagione. Agli umbri è bastato un gol dell'uruguaiano Avenatti in avvio di ripresa per assicurarsi i tre punti, dando così valore e visibilità in classifica alle bella serie utile di cui, negli ultimi tempi, sono stati protagonisti.
 Per i rossazzurri (oggi in un giallo-canarino che a fatica si sposava con i colori sociali) un'altra battuta d'arresto in campo esterno, con buona pace delle prospettive di risalita che il filotto di risultati positivi ottenuti al Massimino in qualche modo sembrava incoraggiare.
 Tutto da rifare? Di sicuro, da qui alla fine del girone di andata, il cammino sarà tutt'altro che agevole per la formazione di Sannino che sarà chiamata ad affrontare Bologna (sabato prossimo), Brescia e Carpi al Massimino e Livorno e Cittadella in campo esterno.
 Riguardo alle prestazioni dei singoli, bene Frison in difesa, apprezzabili per continuità di impegno e qualità di proposte Almiron, Calello e Rinaudo sulla fascia di mezzo, sotto i loro standard abituali, invece, Rosina e Calaiò. Leto? Non male (sua, nel primo tempo, l'occasione migliore), fino a quell'inutile quanto plateale protesta che ha cambiato il corso della partita e, quello che è peggio, rischia di vanificare quanto di buono era riuscito a fare negli ultimi tempi: un prezzo salatissimo che il "mago", in questa fase delicata della sua carriera, non può davvero permettersi di pagare.
Sebastian Leto, espulsione fatale

domenica 23 novembre 2014

Una magia di Calaió tra il Catania e il Latina

Giovanni Lo Faro

Tra il Catania e il Latina la differenza, alla fine, l'ha fatta Emanuele Calaiò che, con una prodezza delle sue, ha regalato alla formazione di Sannino tre punti di vitale importanza per il prosieguo della sua stagione. A patto, s'intende, che il Catania accompagni la sua risalita (qui non va dimenticato che i rossazzurri, ad un certo punto, avevano toccato il fondo, e non soltanto in senso metaforico) con una crescita convincente sul piano del gioco oltre che su quello dei risultati.
Neanche nei novanta minuti giocati contro i nerazzurri dell'ex Breda, infatti, il Catania ha convinto appieno, soffrendo più del giusto un avversario non certo trascendentale epperó capace di prevalere in quello che, di questi tempi, amano chiamare possesso-palla: decisa in avvio, la formazione di casa è andata via via ripiegando, limitandosi a contenere i tentativi, sporadici quanto velleitari,  del Latina  (per i laziali, una sola occasione in avvio, con Rolin a salvare sulla linea) e affidandosi alle ripartenze oltre che all'estro di Rosina, Calaiò e Leto per mettere al sicuro il risultato.
Uno a zero striminzito, alla fine, poca gloria, magari, ma tre punti pesantissimi in classifica: quello che più conta, al momento.

sabato 8 novembre 2014

Il Catania si rialza e batte il Varese:a Trapani la prova-qualità?

Giovanni Lo Faro

Prestazione e risultato. E' vero che i rossazzurri brillano soltanto nella prima frazione di gioco nella quale Calaiò e Rosina firmano i due gol che, alla fine, risulteranno decisivi ma l'impegno che ci mettono, nei novanta minuti, trova il giusto premio nella vittoria, la quarta in stagione, la terza di fila al Massimino. Che si conferma il fortino di sempre per il Catania, basti pensare che dodici dei quindici punti che la formazione di Sannino ha messo insieme nelle tredici gare fin qui disputate sono espressione del fattore-campo.
Bene, appunto, Calaiò (a parte l'evitabilissima ammonizione rimediata nel finale che lo costringerà a saltare il derby di Trapani) e il rientrante Rosina, non male Leto e Monzon, due elementi che paiono indirizzati al recupero della loro espressione migliore e apprezzabile Frison nei momenti decisivi. Anzi, quando la squadra è entrata in affanno, subendo più del lecito il ritorno del Varese, è stato proprio l'estremo difensore veneto a fare da baluardo ad una vittoria che vale più, forse, dei tre punti che consegna stasera alla classifica.
Calaiò e Rosina, quinto e sesto gol in stagione
.
Domenica 16 il Catania giocherà al Provinciale di Trapanicontro i granata di Boscaglia appena bastonati a Frosinone (4-1 il risultato per i ciociari): l'occasione buona per la tanto attesa prova di qualità?

sabato 1 novembre 2014

Il solito Catania da trasferta cade ad Avellino: punto e a capo

Giovanni Lo Faro
Ci risiamo. Il Catania perde ad Avellino (sesta sconfitta della stagione, la quinta in trasferta) e si ritrova al punto di prima, più vicino al fondo che alla testa della classifica, dove, caduto il Bologna a Livorno, svetta solitario il Carpi (quarta vittoria di fila per gli emiliani di Castoldi che contano esattamente il doppio dei punti degli etnei), a conferma di quanto dissacrante sia questa Serie B che porta con se forti connotati di italianità e nella quale contano sempre meno blasone e nomi.
Corsa e muscoli, qualità quanto basti, ecco quello che serve. Se ci fate caso, le doti che ha messo in campo l'Avellino che non s'è dovuto affannare granchè per mettere sotto un avversario tanto titolato quanto presuntuoso.
Rigore di Castaldo (giocatore, questo sì, di buona cifra) in avvio,  i tentativi  degli uomini di Sannino (alcune scelte del tecnico, in quanto a uomini e ruoli - hanno lasciato perplessi) di rimettere in equilibrio il risultato sono risultati sterili e, comunque, improduttivi. 
Catania al punto di prima. O quasi. La partita di sabato prossimo con il Varese al Massimino (out Peruzzi, Sannino spera di riavere Rosina, la cui assenza al Partenio ha pesato tantissimo), offrirà ai rossazzurri un'altra buona opportunità di risalita in attesa dell'esame-qualità di Trapani, contro l'orgoglioso undici di Boscaglia. Staremo a vedere.
Frison (foto Barbagallo) ha provocato il rigore che ha deciso la partita