giovedì 13 marzo 2014

Il Catania a Reggio Emilia contro il Sassuolo: ora o mai più

Giovanni Lo Faro

Lo snodo, non c'è dubbio, è il Sassuolo, passaggio obbligato in direzione della salvezza. L'ultimo? Il refrain, se ci fate caso, dalla sfida con il Livorno a quella di domenica scorsa con il Cagliari, non è cambiato più di tanto. Nel mezzo, il Catania è stato bravo a metterci  l'exploit con la Lazio, ma non è riuscito ad evitare la resa  contro Chievo e Genoa. Il che l'ha riportato al punto di prima, e soltanto la concomitanza dei risultanti di antagonisti ansimanti pur'essi (il Bologna, tra questi), continua a tenerlo in gioco. Fino a quando?

A Reggio Emilia, nella città dove l'undici emiliano, da poco riconsegnato a Di Francesco, sta celebrando la sua prima, storica, Serie A,  il Catania è chiamato a scrivere un'altra pagina importante della sua storia, alla pari di quelle vissute a  Bologna (sfida-spareggio con il Chievo, sulla dirittura d'arrivo della stagione 2006-07) e, un anno dopo, con la Roma (1-1, gol di Martinez sul filo di lana: era il 18 maggio del 2008), al Cibali: servono i tre punti con il Sassuolo, conditio sine qua non per rendere credibili le speranze di salvezza...

Nelle foto di Franco Barbagallo, Il presidente Pulvirenti con il responsabile dell'area tecnica Beppe  Bonanno (foto in alto) e (sopra) con il suo vice Pablo Cosentino.

Nessun commento:

Posta un commento