Ciccio Lodi a temi, in quello che di fatto è stato il suo terzo approdo in casa Catania. "Il terzo e l'ultimo", ha tenuto a sottolineare quasi alla fine della conferenza stampa di presentazione. "Perché questa che ho scelto di vivere con la maglia rossazzurra del Catania sarà per me l'ultima sfida".
A 33 anni, il fantasista napoletano si propone nel pieno della maturità, di calciatore e di uomo. Sotto quest'ultimo aspetto, l'impressione che lascia in quanti hanno modo di seguirlo è inequivocabile: Prova ne sia, tra l'altro, il modo in cui sviluppa certi argomenti, da quello della gratitudine ("sono qui per quest'uomo- dice indicando Lo Monaco - ma anche perché ormai il mio cuore è rossazzurro: sono nato a Napoli, ma Catania mi ha stregato") a quello della responsabilità ("fa bene Lucarelli a sottolineare il valore del noi rispetto al valore dell''io: noi, insieme, per un obiettivo da raggiungere a tutti i costi"), al ruolo di leader che sarà chiamato a ricoprire ("fare il leader significa essere sempre a disposizione dei compagni") in una squadra nella quale, pure, non mancano le figure di riferimento, da Biagianti a Marchese, uomini che, con Lodi appunto, hanno scritto pagine significative della storia del Catania in A.
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