venerdì 26 dicembre 2014

Catania schiaffeggiato al Tombolato: dopo il Carpi, tutti a casa?

Giovanni Lo Faro
 Sconcertato. Amareggiato. Incredulo. Le vicende del Catania che rimbalzano sull'etere e sul web e che ti raggiungono nonostante la distanza provocano una vera e propria temperie di sentimenti. Il blasone che si appanna, il sogno che svanisce.
 La squadra che ha fatto tremare le grandi del calcio e che adesso cede senza colpo ferire a Pro Vercelli e Cittadella, che annaspa e ansima in coda alla classifica, è squadra che non riconosci, che non riesci più a sentire tua.
 Una squadra che del Catania, del suo passato e dei tuoi sogni ha scelto di  non indossare più neanche i colori, con il rosso e l'azzurro della storia stemperati spesso in un giallo canarino che della storia sembra disconoscere pure il segno.
 Soffre il Catania, cede al Cittadella e arretra. Irrimediabilmente? L'amarezza fa largo alla paura e, mentre il sogno sembra svanire, ti aggrappi con rabbia ai ricordi, alla storia: quando il Catania era davvero il Catania...

venerdì 19 dicembre 2014

Clamoroso a ...Torre del Grifo: Beppe Sannino lascia il Catania!

Giovanni Lo Faro
Beppe Sannino non è più l'allenatore del Catania. La notizia delle dimissioni del tecnico di Ottaviano, circolata nella tarda mattinata, è stata appena confermata dalla società con il seguente comunicato-stampa: "Il Calcio Catania S.p.A. comunica che in data odierna l'allenatore Giuseppe Sannino ha rassegnato le proprie dimissioni dall'incarico: “Mi dimetto – ha dichiarato il tecnico – per dare serenità all’ambiente. Ringrazio la città di Catania, i tifosi rossazzurri, i calciatori, che sono stati straordinari, la società, i magazzinieri, i massaggiatori e tutto il personale al lavoro a Torre del Grifo”. Con Giuseppe Sannino, si congedano anche il vice Giovanni Cusatis ed il collaboratore tecnico Francesco Troise. La conduzione tecnica della prima squadra è affidata all'allenatore Maurizio Pellegrino, allenatore in seconda Giuseppe Irrera".
Beppe Sannino (foto Barbagallo)

lunedì 15 dicembre 2014

Sannino al posto di comando, ribaltone scongiurato (per ora)

Giovanni Lo Faro
Beppe Sannino torna e guida il Catania in allenamento. E le voci di un divorzio imminente, circolate già la sera di domenica e mai smentite da chi smentire doveva?  Il tecnico di Ottaviano resta sulla plancia di comando e continua il suo lavoro, forte, a quanto pare, dell'appoggio dei suoi giocatori e del consenso di buona parte della piazza che ne ha parecchio apprezzato il lavoro e a metterlo in discussione non ci pensa nemmeno, altrove  individuando le cause della discontinuità di rendimento di una squadra che puntualmente sperpera in trasferta quanto di buono riesce a guadagnare in casa.
Pulvirenti, invece, ha detto chiaro e tondo che non c'è, in questo momento, chi non sia in discussione, un modo come un altro - questa almeno l'impressione - per lanciare messaggi a trecentosessanta gradi: tutti colpevoli tutti? Tra le righe, però, la gerarchia delle responsabilità è parsa evidente. Com'é parso evidente che il presidente nel mirino inquadrasse proprio Beppe Sannino, risparmiando - o no? - Giampiero Ventrone, il coordinatore dello staff dei preparatori, il maggiore responsabile, a sentire i tifosi, del difficile momento della squadra e, particolarmente, dell'incredibile sequela di malanni muscolari che ne ha depauperato le risorse.
Quello ch'è certo, la situazione  rimane poca chiara e, proprio per questo, suscettibile di qualsiasi sviluppo: davvero scongiurato, il ribaltone?
Beppe Sannino, lo sguardo è perplesso

sabato 6 dicembre 2014

Bologna per un'ora, poi cuore-Catania e un grande Frison

Giovanni Lo Faro

La sfida del Massimino tra grandi decadute non delude le attese e, specie nella fase finale, regala momenti di eccezionale intensità con le due squadre impegnate fino all'ultimo dei novantasei minuti di giovo nel tentativo di superarsi. Il risultato (2-2) accontenta più il Catania, che in avvio di ripresa s'era ritrovato sotto di due gol, che il Bologna che, delle due in campo, è stata la squadra che ha fatto vedere le cose migliori. Per un'ora, infatti, la formazione di Lopez ha governato a suo piacimento l'undici di casa, sovrastandolo nel palleggio ma anche nell'efficacia dell'azione, tanto che, nel momento in cui Acquafresca ha raddoppiato (in avvio aveva segnato Zuculini), in molti, sulle tribune, avevano intonato il "de profundis" per gli indecifrabili giovanotti di Sannino. Ed invece il Catania, che probabilmente ama prenderle prima di darle (è o non è, questo, il filo conduttore del girone d'andata dei rossazzurri?) attingendo all'orgoglio e approfittando dell'evidente calo di tensione di un avversario prematuramente sazio e appagato, ha trovato modo di rimettersi in sella. Cuore, soltanto cuore? Bravi Cani e Calaiò a cogliere le occasioni, rigore (generoso) compreso, bravissimo Frison, baluardo insuperabile: quella palla di Acquafresca smanacciata sulla linea di porta quasi allo scadere è servita a salvare il pareggio e, chissà pure, le residue prospettive della stagione...
Frison (foto Barbagallo)  indica la strada al Catania