domenica 13 ottobre 2019

IL SOLITO MAZZARANI PER BATTERE IL PICERNO MA QUANTA FATICA PER IL CATANIA!


Giovanni Lo Faro

 Più Picerno che Catania, anche se, alla fine, i tre punti vanno ai rossazzurri di Camplone che riprendono la marcia e, quel che più conta, non perdono ulteriore terreno rispetto alle formazioni con le quali sono chiamate a competere in una categoria che Giacomarro, buon protagonista in passato con il Licata di Zeman e Cerantola e oggi tecnico della matricola lucana, vede a ragione livellata verso l’alto.

 Avrete capito che non è stato un bel Catania, né tanto meno un Catania convincente, i problemi dei rossazzurri sono affiorati anche sul terreno amico del Massimino, a fronte di un avversario che non solo ha ribattuto colpo sul colpo iniziative di gioco spesso confuse e velleitarie ma che, alla distanza, è riuscito a guadagnare profondità e ampiezza, insidiando da vicino la porta di Furlan.

 Devo ammettere, insomma, che il 3-5-2 di Giacomarro, fatta eccezione per alcune discutibili ancorché efficaci soluzioni difensive (le avrete notate le grandi …muraglie umane erette a protezione della porta di Cavagnaro sulle azioni d’angolo), è piaciuto parecchio, ispirato com’è stato dalle iniziative di Kosovan e Vrdoljack, bravi ad aprire il gioco su Melli e Guerra, esterni dal passo svelto, che hanno ben sostenuto le iniziative delle due punte, Sparacello e Nappello.

 Il Catania? Non mi ha convinto granché, né a centrocampo (passato da un rimaneggiamento all'altro, con Lodi, inizialmente, tra Llama e Rizzo poi tra Welbeck e Mazzarani e, alla fine, tra Welbeck e Dall'Oglio) né in difesa, dove qualche incertezza è affiorata, e neanche esterni, di rado perentori nelle loro proposte.  Camplone le ha davvero provate tutte per dare respiro all’azione della sua squadra, inserendo Welbeck e Rossetti ancora prima dell’intervallo e richiamando in panchina, subito dopo il riposo,  Rizzo (Di Piazza in campo). Con l’ex leccese al fianco di Curiale e con Mazzarani alla sinistra di Lodi, il Catania è parso per un attimo scrollarsi di dosso le sue paure e, grazie ad un’iniziativa di Curiale sulla fascia destra, Mazzarani ha trovato il guizzo vincente con una gran botta sotto la traversa.

 Catania ritrovato? Rossetti, è vero, dalla distanza sfiorava il raddoppio centrando l’incrocio dei pali della porta lucana, ma era l’ultima fiammata di una squadra che da quel momento si limitava a guardarsi le spalle dalle iniziative del Picerno amministrando il risultato e salvando i tre punti. Che, se non altro, danno respiro alla classifica...

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