lunedì 20 agosto 2018

Lo Monaco: "Le azioni del Catania considerano l'interesse del calcio: reclamiamo il rispetto delle regole"


Giovanni Lo Faro
Nel fitto ginepraio di ricorsi e controricorsi, il Catania prova a districarsi nella speranza di ricavare, dalla complessa vicenda che l’ha riguardato dall’inizio dell’estate, quanto accarezzato dalla sua gente, in un’incredibile serata di festa. 
Di fatto, la prospettiva-serie B per il Catania rimane adesso legata all’esito di due vicende giudiziarie che soltanto in un caso possono vederlo come parte attiva. Ché una cosa è chiara: se il Novara non dovesse spuntarla, nel merito, davanti alla Cassazione del calcio (“ma dovrebbero spiegarci - sbotta Lo Monaco - come si fa ad annullare due sentenze di merito emesse da organi federali diversi”), trascinandosi dietro il Catania, a nulla gioverebbe l’eventuale incremento dell’organico della Serie cadetta che scaturisse dall’annullamento della delibera della Lega B incredibilmente validata da Fabbricini il 13 agosto scorso.
 Su questi temi, oggi Lo Monaco ha intrattenuto i giornalisti accorsi in buon numero a Torre del Grifo con l’intento non dichiarato di tenere desta l’attenzione dell’opinione pubblica sul caso-Catania. 
 “Le azioni intentate dal Catania - così esordisce l’ad rossazzurro -vanno al di là del mero interesse personale e considerano, soprattutto, l’interesse del calcio. E’ vero che la sentenza-Novara ci ha rimesso in gioco e ci ha  dato la possibilità di entrare nella classifica dei ripescaggi, ma è stato sulla base della classifica e nel rispetto delle regole che ci siamo considerati una squadra ripescata. Oltre tutto,
alle società che potevano essere ripescate è stata subito richiesta una somma di 700 mila euro a fondo perduto, tra virgolette,  e due fideiussioni, il tutto per un importo complessivo di un milione e 900 mila euro. E questo dopo che il Catania si era già iscritto a campionato di serie C. Non potevamo non cogliere l'occasione, considerato che la FIGC, organo preposto a far rispettare le regole nel mondo del calcio, ha subito ribadito che, nonostante la richiesta della Lega B, il campionato sarebbe stato con 22 squadre.  e che una B a 19 non era nemmeno immaginabile…”. 
 E dopo? Lo Monaco discorre pacato ma non le manda a dire:”Dopo non so cosa sia successo. O meglio: sono successe cose assurde e senza logica che hanno costretto Fabbricini, commissario preposto a far rispettare le regole, a rinnegare quanto aveva prima sostenuto e farsi promotore della modifica delle norme. Cosa penso? Mi pare chiaro a questo punto che la FIGC é in mano alle Leghe, non riesco proprio a capire come abbia potuto Fabbricini adottare un provvedimento assurdo e per lui pericoloso: il Catania andrà al Collegio di Garanzia del Coni e al TFN e agirà penalmente contro chi é stato fautore di certe azioni”.
 Si fa sarcastico, Lo Monaco: “È certo che l’hanno preparata bene. Per non dire del Collegio di Garanzia del CONI che dà la sospensiva sulla sentenza-Novara fino al 7 settembre mentre in altre situazioni, vedi quella che aveva riguardato  l’Avellino, era stato capace di decidere in tre-quattro giorni. Come si fa a non pensare che ci sia dietro un disegno? Questo, purtroppo, è un calcio che permette a un presidente di serie A di prendere un’altra squadra tra i professionisti in dispregio delle regole, questo per me è il calcio dei pupari!”.
E adesso? “Non voglio fare la Cassandra, ma certe sensazioni le provo. Aspettiamo, certo, aspettiamo. Una cosa però tengo a ribadire: il Catania, che ha già chiesto al  ministro Giorgetti di aprire un tavolo sulla vicenda, agirà a tutti i livelli, e senza escludere azioni risarcitorie”.



lunedì 13 agosto 2018

Silvestri-Marotta, il Catania vola in Coppa e vede il Sassuolo



Giovanni Lo Faro
Il Catania stende il Verona, azzerando con disinvoltura il gap di categoria e dimostrando che già nell’assetto attuale sarebbe in grado di starci in quella Serie B che non ha smesso ancora di sognare e che in qualche modo meriterebbe di recuperare non fosse altro per il bel campionato disputato e per quei settanta punti che, Lecce a parte, nessun’altra delle formazioni volate nella serie cadetta è riuscita a superare. Ben disposto, ieri sera, il Massimino, nei confronti dei rossazzurri di Sottil, la torcida s’è infiammata al punto giusto, niente striscioni e niente polemiche urlate (a parte un paio di cori, nel finale, dedicati al presidente della Lazio, Lotito), prova di maturità di una tifoseria che ama senza condizioni la maglia. A questa tifoseria, il Catania ha regalato una prestazione di buon profilo, giocando un calcio lineare, lucido, essenziale, senza fronzoli e cerebralismi tattici. Un calcio che paga, sempre. Il Verona? Sì, ci ha provato a tenere il campo (dispone di un buon impianto, la squadra di Grosso, che, non dimentichiamolo, si è appena lasciata alle spalle la A), ma è apparsa sempre un gradino sotto, e non soltanto in termini di determinazioni. 
Il Catania, insomma, ha giocato al calcio e sulla qualità del gioco, prima ancora che sull’ardore agonistico, ha costruito il suo successo. Netto, e non soltanto nel punteggio: solidità difensiva (bene Silvestri, suo peraltro il primo gol, ma anche Ciancio non è dispiaciuto, specie quando ha provato ad accelerare lungo l’out di sinistra), rapidità di manovra sulla fascia di mezzo dove la cerniera Bucolo-Biagianti ha fatto da supporto alle invenzioni di Lodi le cui aperture sugli esterni, e su Marotta, unica punta solo nominalmente, hanno impreziosito la prestazione della squadra (roba da manuale il secondo gol, firmato dall’ex Siena). La ripresa? Sì, un po’ di Verona c’è stato, nell’azione di spinta incessante di Crescenzi sulla fascia destra e in qualche spunto di Di Carmine (impalpabili Ragusa e Pazzini, una manciata di minuti nel finale), più che altro, ma Pisseri è stato impegnato seriamente soltanto in un’occasione, una botta dalla distanza di Henderson smanacciata in angolo. Per il resto, solo Catania: la B forse resterà un sogno (vedremo, da qui a poco, quali saranno le scelte del Palazzo), ma questa squadra sembra avere già e carte in regola per guadagnarsi la categoria sul campo…