martedì 5 aprile 2016

Il Catania, sconfitto a Foggia, sarà salvato dalla Lupa?

Giovanni Lo Faro
Da non crederci. Il Catania perde secco a Foggia (nessuna meraviglia, della qualità e della forza dei satanelli non c'era chi non fosse convinto) e scopre (questa la meraviglia) che il suo futuro nella categoria è legato all'esito dello scontro (sic) di domenica prossima con la Lupa Castelli Romani, fanalino di coda del torneo.
Da non crederci. Sul terreno del Massimino ch'è stato teatro della gesta del Catania di Marino e di Zenga, di Mihajlovic e Simeone, di Montella e Maran, e che ha spesso visto i rossazzurri protagonisti di autentiche imprese (che non ricorda la clamorosa sconfitta dell'Inter di Mourinho), sarà la squadra-materasso di questa modestissima edizione del girone C di Lega Pro a concedere al Catania il primo assist per una salvezza (dopo toccherà a Menfi e Andria, protagonisti degli ultimi due impegni casalinghi degli uomini di Moriero) che non passi per le forche caudine dei play out.
A proposito di Moriero, le sue scelte tattiche non è che abbiano granchè convinto. Abbottonatissimo dietro, quasi andasse a sfidare il Barcellona, con una terza linea infoltita di centrali e senza esterni (a partita compromessa l'inserimento di Garufo e Nunzella) in grado di lanciarne l'azione d'offesa, il Catania si è ritrovato ad assistere, allo Zaccheria, alla trionfale cavalcata del Foggia di De Zerbi: roba da non crederci.

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