Il Catania evita d'un pelo la manita al Rigamonti ma il ceffone rimediato da parte di un Brescia orgogliosissimo è di quelli che tramortiscono. L' undici di Marcolin entra nella sfida con atteggiamento imbarazzante non considerando minimamente che il gap che le rondinelle denunciavano era reso più vistoso dalle penalità sofferte (-6 per violazioni amministrative) e che
la differenza di cifra non era così marcata come un esame superficiale - della classifica e delle situazioni - potrebbe far credere.
Di fatto, errori di valutazione, carenza di motivazioni, gambe di nuovo molli, scelte tattiche sbagliate e cambi tardivi, o, se volete, la somma di tutte le componenti appena elencate, costano al Catania una sconfitta pesantissima e un triplo salto all'indietro che rischia di fare dell'ultimo impegno della stagione - al Massimino sarà di scena il Cittadella - un vero e proprio spareggio-salvezza.
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Marcolin amaro nel dopopartita (foto Barbagallo) |
Di fatto, errori di valutazione, carenza di motivazioni, gambe di nuovo molli, scelte tattiche sbagliate e cambi tardivi, o, se volete, la somma di tutte le componenti appena elencate, costano al Catania una sconfitta pesantissima e un triplo salto all'indietro che rischia di fare dell'ultimo impegno della stagione - al Massimino sarà di scena il Cittadella - un vero e proprio spareggio-salvezza.
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