martedì 25 febbraio 2014

Castro, lesione al collaterale del ginocchio destro: un mese di stop

Giovanni Lo Faro

Lucas Castro resterà fermo per un mese. Lo ha reso noto il Calcio Catania con un comunicato-stampa apparso sul proprio sito: "Il contrasto di gioco che ha costretto Lucas Castro a lasciare il campo anzitempo nel corso di Chievo-Catania penalizza ulteriormente il calciatore e la squadra rossazzurra: la risonanza magnetica effettuata oggi ha evidenziato una lesione al legamento collaterale del ginocchio destro. Per Castro, che si sottoporrà ad intervento chirurgico presso la clinica Villa Stuart, un mese circa di stop".
Brutta tegola per Maran, già costretto a rinunciare allo squalificato Bergessio. Il tecnico spera nel recupero di Barrientos ma in preallarme per la sostituzione del Pata ci sono già Keko e Fedato mentre al posto di Bergessio, perdurando l'indisponibilità di Leto, potrebbe essere schierato il giovane Petkovic.
Castro (nella foto, al centro) festeggiato dai compagni dopo il gol del momentaneo vantaggio sul Milan

Catania, passo indietro. Fare punti tra Genoa e Sassuolo consegna inderogabile

Giovanni Lo Faro
Che il Catania abbia fatto un passo indietro non è necessario che lo dica Maran. L'arretramento c'è stato, nella posizione (penultimi, adesso, i rossazzurri) e nella prestazione. Unica consolazione, la distanza immutata dalla zona-salvezza nella quale, nonostante la prova d'orgoglio del Meazza, rischia di finire pure il Cagliari prossimo avversario - guarda caso- del Catania al Massimino, tra le trasferte di Genova, sponda rossoblù, e Sassuolo, passaggi delicatissimi, direi quasi fondamentali, considerando che, subito dopo, la formazione di Rolando Maran dovrà vedersela con Juventus e Napoli, squadre che, notoriamente, poco o nulla cedono quando sono impegnate in campo esterno. Momento delicato, nel quale serve che il gruppo e l'ambiente facciano quadrato. Ieri, Izco, aprendo la lunga settimana del Village, ha detto di un Catania sulla strada giusta ma anche di un Catania obbligato a non ripetere gli errori che sono costati la sconfitta di domenica scorsa con il Chievo. Vedremo.

domenica 23 febbraio 2014

Catania, punto e a capo.

Dura un tempo, il Catania, poi, dopo il rigore di Thereau (le polemiche non mancheranno ma, a termini di regolamento, la decisione di Orsato di sanzionare il mani di Alvarez è ineccepibile), il buio più profondo. La squadra, bella e autorevole, che s'era apprezzata nella prima frazione di gioco, lascia il campo ad un undici sempre più sconnesso e disarticolato: finisce 2-0 per i clivensi che realizzano il sorpasso e, in attesa di Lazio-Sassuolo, costringono il Catania al penultimo posto.

giovedì 20 febbraio 2014

A Verona con il Chievo per l'ennesimo spareggio

Giovanni Lo Faro
Passa per Verona, sponda-Chievo, la salvezza del Catania. Tema classico dei confronti con i clivensi, i primi a sperimentare, già nella stagione 2006-07, l'attaccamento del Catania alla Serie A: ricordate lo "spareggio" di Bologna con i rossazzurri salvi sul fil di lana e la formazione di Del Neri condannata alla retrocessione?
Domenica, al Bentegodi, il tema si ripropone. La stagione, è vero, è ancora lunga, ma un'impennata sul campo di una concorrente diretta darebbe ulteriore consistenza al progetto di rilancio dell'undici di Maran avviato con il pari del Meazza con l'Inter e portato avanti con Livorno, Parma e, appunto, Lazio in virtù della ritrovata continuità di rendimento (sei punti in quattro partite, poco meno di un terzo dell'attuale dotazione di classifica).

La Lazio esce dalla partita, il Catania dilaga

Giovanni Lo Faro    
Più deluso che amareggiato, Edy Reja. «Se mi aspettavo una partita come questa? Sì, me l'aspettavo proprio così, con il Catania pronto ad aggredire, a proporsi con ritmo e intensità, raddoppiando le marcature fino a toglierci il respiro. Non mi aspettavo, invece, questa Lazio, specie nella seconda frazione di gioco». Perché, spiega, se il Catania è stato in linea con le attese e ha dato le giuste risposte nell'arco dei novanta minuti, la Lazio ha giocato due partite in una. «Sapevamo che il Catania ci avrebbe aggrediti, sapevamo che avremmo sofferto il passo veloce e svelto dei centrocampisti rossazzurri, ma eravamo convinti che, dopo il prevedibile assalto iniziale, avremmo potuto guadagnare campo, in questo senso il pari di Mauri, a fine primo tempo, mi aveva dato fiducia…».
Poca Lazio, insomma, molto Catania. «Basti dire che non abbiamo mai tirato in porta. Il Catania, che ha cercato la vittoria con la mentalità giusta, non mi ha sorpreso più di tanto, l'avevo già ammirato a Parma, dove avrebbe meritato di vincere. Devo riconoscere che Maran ha dato stimoli, sicurezza e consapevolezza di gioco ad una squadra che, ovviamente, conosceva benissimo. La Lazio? Voltiamo pagina, e vediamo se ci riesce di riprendere subito il cammino, l'Europa è ancora possibile… ».

giovedì 13 febbraio 2014

Lodi carica il Catania: "Tutti insieme per difendere la Serie A"

Leader più che mai. Parlando ai giornalisti, ieri, nella sala stampa del Village, Francesco Lodi ha dato l'impressione di essere consapevole del ruolo che è chiamato a recitare in questa fase finale della stagione nella quale il Catania è impegnato a costruire il miracolo-salvezza. "Mi metto a disposizione, però, sono pronto a fare la mia parte per difendere la Serie A. Così come i miei compagni". Tutti insieme appassionatamente. Con il cuore e, soprattutto, con la testa. "Contro la Lazio dobbiamo far di tutto per evitare gli errori commessi nei novanta minuti con il Livorno, determinazione e attenzione serviranno allo stesso modo". Le prospettive? "La lotta rimane aperta, dal Cagliari in giù siamo tutti in gioco, una vittoria sugli uomini di Reja ci darebbe slancio in vista dello scontro diretto con il Chievo".

Lodi festeggia con i tifosi dopo il rigore trasformato contro il Bologna (foto Franco Barbagallo)