Giovanni Lo Faro
Cominciamo dal risultato, dal 2-0 che ha suggellato l’incontro e che lancia il Catania nella scia della Juve Stabia: a quota 37, fianco a fianco al Trapani ma con una partita in meno, la formazione di Sottil assume le insegne di principale antagonista delle “vespe” nella rincorsa alla Serie B.
Decisivi la colombella di Ciccio Lodi su calcio piazzato dopo un’ora esatta di gioco e dopo un primo tempo non del tutto convincente (meglio, decisamente, il Monopoli non fosse altro per l’ottimo impianto di gioco, per una manovra ben articolata che non di rado ha esitato in rapidissime sortite d’offesa, di Gerardi, soprattutto, ancorché finalizzate in modo non adeguato) e il terrificante diagonale di Federico Angiulli, ex ternano, delle cui qualità non abbiamo mai dubitato, che s’è meritato gli applausi scroscianti del pubblico del Massimino.



Dai novanta minuti di questo pomeriggio, alcune conferme a livello di singoli: dall’ottimo Pisseri (decisivi un paio di interventi dell’ex Monopoli sull’ottimo Gerardi) ad Angiulli e Biagianti, a Manneh e Lodi. Discorso a parte per Marotta. L’ex senese, schierato da esterno nel tridente d’offesa, sembra impegnato in un’estenuante lotta con se stesso. Corre e sgomita, affonda sulla fascia, cerca la botta, sempre e comunque, spesso a discapito di lucidità ed efficacia, e finanche un’improponibile rabona, se gli capita. Alla fine, da cotanto impegno, riesce a tirar fuori due colpi dei suoi che mettono a dura prova il giovanissimo estremo difensore avversario e gli giovano a guadagnarsi la sufficienza piena in pagella: di un giocatore come lui difficilmente questo Catania potrebbe fare a meno.