Il Massimino attende il Catania, pronto ad investire sulla voglia di riscatto dichiarata (declamata?) dagli uomini di Pancaro, a digiuno di vittorie (una nelle ultime otto partite) e di gol. Ed invece si trova ad applaudire la Casertana che, sul terreno catanese, riesce a fare quanto più le aggrada, giocando un calcio di buon livello che le consente di padroneggiare con disinvoltura il campo e l'avversario, anche nei trenta minuti finali giocati in inferiorità numerica.
Non tocca i livelli del Benevento la formazione di Romaniello (inavvicinabile, fin qui,la prestazione di cui fu protagonista, sempre al Massimino, l'attuale leader del girone C di Lega Pro) ma conferma di esserne degna antagonista nell'area di vertice della classifica.
Il Catania? Penoso, inguardabile, capace, in una partita che potrebbe valere una stagione, di sbagliare tutto, dall'impatto con l'avversario alle scelte tecniche e tattiche, iniziali e in corsa: sarà Pancaro a pagare il conto?
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Le tribune del Massimino quando ancora il Catania faceva sognare |